Thursday, December 21, 2006

L'alba del tramonto.


Non lo sai ancora.
Nel tuo sorriso spensierato non vedi la fine che albeggia sulla fine del nostro giorno.
Siamo nati un mattino che i gabbiani ci svegliavano su quei tetti, le campane a festa.
Il miracolo del sole ci guardava stupito mentre passeggiavamo per quei vicoli in pietra, facevamo fotografie azzardate al molo e tutto era bello, anche quella sabbia ai piedi delle pietre dai cannoni.
E le mareggiate al porto che era pericoloso camminarci.
Saremmo potuti restare ancora secoli sotto le coperte a sognare di noi, a vedere lenta la luce spegnersi tra le persiane e quel buio con ancora qualcosa del giorno sul muro in pietra mandare riflessi all'ulivo sotto.
Forse per te è ancora tutto così.
Si, tu sei ancora là, e ti invidio.
Non vedi l'eclissi inaspettata che beffarda coprirà presto tutto il radioso fluire dell'eternità che sognammo.
Non paura.Manco rabbia.
Meglio non pensare troppo a ciò che siamo stati, men che meno a quel che saremmo potuti essere.
Senza saperlo, proprio tu hai ucciso il giorno nascente.
E presto lo capirai, quando questo sole che tanto amavi, non sorgerà più.

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